TRINITAPOLI - Giuseppe Beltotto, il “viaggiatore col mal d’Africa”, pugliese di Trinitapoli, approda a Lecce per presentare il suo volume “Africa” e un video di trenta minuti con i suoi scatti fotografici più suggestivi, l’11 e 12 dicembre 2023. Venerdì 11, alle ore 17, nella sala cinematografica dell’Istituto Marcelline nell’Africa Day, organizzato nell’ambito dell’anno accademico dell’Università della Terza Età di Lecce, e martedì 12 dicembre, alle ore 10, nell’aula magna del Liceo Scientifico “Banzi” di Lecce.
“Per qualche recondita ragione, l’Africa era il luogo in cui ho sempre desiderato andare. E sono rimasto senza fiato. Al punto da tornarci nove volte”. È quanto scrive Giuseppe Beltotto, fotografo e, come ama definirsi, “viaggiatore col mal d’Africa”, nella copertina del libro che raccoglie i suoi reportage compiuti nel Continente Nero in vent’anni, dal 1997 al 2017. Nel video sono contenuti i numerosissimi scatti compiuti in dieci stati africani ed in particolare, un viaggio attraverso Tanzania, Botswana, Mali, Madagascar, Etiopia, Uganda, Namibia, Sudafrica, Sudan e Marocco.
Un percorso appassionato che offre non solo un’incredibile gamma di paesaggi e fauna, ma anche uno straordinario spaccato di vita, attraverso i volti, gli attimi, le espressioni delle persone e delle loro attività. Giuseppe Beltotto racconta un’Africa nelle sue diverse sfaccettature: di storia e di archeologia, ma anche di fiumi, mare, dune di sabbia che raccontano il fascino della natura; di terra bruciata dal sole dove i volti di donne, uomini e bambini racchiudono tutta la loro storia e la loro lotta quotidiana per la sopravvivenza. Beltotto è sempre rimasto affascinato dalla ‘sua’ Africa, terra di contrasti dove la natura si manifesta nella sua massima espressione di forza, di bellezza e di immensità. Gli animali, i parchi, i baobab, il silenzio delle notti stellate sono rimasti, per sempre, impressi nella sua mente.
“Ogni volta che rientravo in Italia - racconta Beltotto - tra i palazzi di cemento e i rumori del traffico cittadino, mi accorgevo di rimpiangere la terra che ancora si attraversa a piedi nudi, di sognare ad occhi aperti i tramonti dorati tra le dune del deserto, di voler risentire la voce allegra dei bambini che corrono dietro i turisti gridando “cadeau, cadeau!” e riassaporare l’intensità e la dignità che comunicano gli occhi degli anziani”. I visi scavati dalle rughe sono le immagini più toccanti ‘colte’ da Beltotto agli anziani africani che celano nei loro sguardi storie di sfruttamento e di povertà ma che, nel contempo, esprimono la gioia di vivere in una terra tanto affascinante, ma anche piena di problematiche sociali e politiche.
E in tutte queste immagini, attraverso raccolte in dieci Paesi diversi, è come se la fedele Nikon di Giuseppe cogliesse una cifra comune, un filo di spiritualità che le accomuna. Forse è proprio questo il “mal d’Africa”.
GAETANO SAMELE (Foto: Giuseppe Beltotto)