Le interviste del Corriere. Elena Muoio: «Sono per il confronto e per la crescita. La politica può avere un nuovo volto»

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MARGHERITA DI SAVOIA - La consigliera comunale Elena Muoio inaugura il nuovo ciclo di interviste di CorriereOfanto.it.

CdO: Con 311 preferenze, lei è il quinto consigliere più votato dai margheritani alle scorse elezioni amministrative: un risultato personale molto positivo. A suo avviso, perché i cittadini hanno dato fiducia ad Elena Muoio?

Muoio: «È una bella domanda e direi che sarebbe preferibile rivolgerla a loro. Credo perché sono una di loro, vivo i miei concittadini quotidianamente, cerco di fare mie le loro realtà, attraverso il dialogo, il confronto e l’ascolto. Come ho detto sui palchi, sono convinta che in ogni cittadino salinaro vi sia una perla di saggezza dalla quale attingere e imparare, perché non si può conoscere tutto e sapere tutto. Amo stare tra i miei concittadini e crescere insieme a loro».

CdO: Nonostante il positivo risultato conseguito dalla lista Più Margherita, non è arrivata la vittoria sperata. Secondo lei, quali sono state le motivazioni che hanno indotto gli elettori a preferire la lista Margherita Migliore guidata dal neosindaco Bernardo Lodispoto?

Muoio: «Non entro nel merito della lista Margherita Migliore perché tendo a rispettare il voto libero e la volontà di quegli elettori che hanno rivolto la loro preferenza a Margherita Migliore, sono loro le persone più idonee a dare le motivazioni adeguate. Voglio pensare che Più Margherita non sia riuscita a raggiungere la vittoria sperata semplicemente perché è stata il cambiamento, il rinnovamento, la rivoluzione delle idee e dei progetti; e come ogni cambiamento, agli elettori forse la novità ha potuto creare qualche incertezza, riversandosi su ciò che già conosceva».

CdO: Cinque donne hanno conquistato le prime posizioni in vetta alle preferenze accordate ai candidati al Consiglio comunale: pensa sia un segnale preciso arrivato dagli elettori?

Muoio: «Penso proprio di sì, non solo un segnale preciso ma chiaro e netto. È indubbio che gli elettori vedano in noi donne un’immagine di certezza, di sicurezza, perché le donne racchiudono in sé lo spirito di sacrificio e nel contempo la forza necessaria per non rassegnarsi e raggiungere la rinascita e la ricostruzione di qualsiasi problematica».

CdO: Che tipo di amministrazione comunale si aspetta per i prossimi 5 anni e quale impostazione darà al suo ruolo di consigliere di minoranza?

Muoio: «L’auspicio è che la nuova amministrazione nel corso dei cinque anni porti alla rinascita economica e sociale di Margherita e che le riporti la dignità persa negli ultimi anni. Non sarà un lavoro facile, visto il disastro ereditato dall’amministrazione Marrano. Mi auguro che tutto porti soltanto verso il bene del nostro paese. Dal canto mio, in qualità di consigliere di minoranza, parto da un presupposto: nella vita, come nella politica, tendo a non giudicare a prescindere; sono abituata ad osservare, ad analizzare e, laddove ci sarà la necessità di intervenire a tutela dei cittadini, farò sentire la voce di coloro che hanno dato fiducia a me e alla nostra lista. Laddove dovessi riscontrare atti positivi per il paese, non partirò sul piede di guerra, perché sono per il confronto, per la crescita. Quando si acquisisce un potere, come quello di consigliere, prima di tutto si acquisisce un dovere e pertanto è mio dovere tutelare i cittadini che hanno creduto in me».

CdO: Archiviata la parentesi delle amministrative, quali sono i suoi progetti politici per il futuro?

Muoio: «Indubbiamente continuerò a percorrere questo scenario politico, ma con una prospettiva differente. Laddove hanno fallito i vecchi metodi, i vecchi sistemi, la vecchia politica, da lì mi piacerebbe ricominciare. Sono convinta che la politica possa attingere dal passato quel senso di aggregazione e confronto che si viveva all’interno dei vecchi partiti, rispolverando però gli stessi da tutto ciò che ha portato al loro declino e fallimento. Sono convinta che la politica possa avere un nuovo volto e mi auguro di riuscire, insieme a chi ha i miei stessi ideali e lo stesso senso di responsabilità, a costruire quella politica che in tanti sperano di rivedere e nella quale credo fermamente». 

YLENIA NATALIA DALOISO

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