TRINITAPOLI - Il sogno pluridecennale di docenti, studenti e genitori di vedere finalmente terminata la nuova sede dell’Istituto Superiore “Scipione Staffa”, una struttura moderna dotata di auditorium, laboratori ed aule multimediali, è andato “in fumo” in una sola nottata.
Un incendio, durato alcune ore nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 marzo, ha distrutto gli impianti del piano terra e reso inagibile l’intero cantiere. Sembra quasi impossibile che un incendio di tali proporzioni sia stato scoperto quando ormai c’era poco da salvare. I cittadini si chiedono se bisogna ormai rassegnarsi al fatto che i sedicenti “allarmi” non allarmano niente e nessuno, e se episodi tanto gravi possano essere silenziati dal desiderio egoistico di “farsi i fatti propri”.
La reazione di istituzioni scolastiche, associazioni, parrocchie, partiti e cittadini tutti è stata univoca: ora basta!
Il dirigente scolastico, prof. Ruggero Isernia, ha pertanto diramato questo comunicato stampa:
“In risposta al gravissimo episodio che ha sconvolto la nostra città, l’incendio che ha danneggiato in modo significativo il cantiere del nuovo plesso dell’istituto Staffa, la comunità scolastica tutta di Trinitapoli è chiamata a mobilitarsi. Le scuole di ogni ordine e grado mercoledì 8 marzo parteciperanno a una manifestazione cittadina che sarà articolata in due momenti.
• Alle ore 9.30 un sit-in davanti al cantiere del nuovo plesso dell’istituto Staffa: un microfono aperto a disposizione delle riflessioni di dirigenti scolastici, insegnanti, alunni e genitori.
• Alle ore 10.30 una marcia che, partendo dal cantiere, attraverserà le principali strade cittadine e si concluderà presso il Palazzo di Città.
È speranza di tutti noi che tale manifestazione raccolga l’attenzione più ampia possibile da parte dei mezzi di comunicazione e il sostegno unanime di tutta la comunità cittadina”.
Lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij, nel romanzo “L’idiota” fa dire al suo protagonista una delle affermazioni che meglio descrivono ciò che durante la vita si dovrebbe preservare e difendere: “La bellezza salverà il mondo”, bellezza nel senso di patrimonio culturale, scuola, arte, letteratura.
Se accettiamo passivamente deturpamenti siffatti, come la distruzione di una scuola, non potremo far altro che assistere al nostro declino. In questa epoca di decadenza, frasi come quella dello scrittore russo, dovrebbero essere affisse per le strade, pubblicate su giornali e poste in apertura dei telegiornali, al fine di diffondere una maggiore consapevolezza di ciò che davvero è l’unica arma contro il progressivo declino culturale della nostra società.
Ci sarà tutto il paese in piazza!
ANTONIETTA D’INTRONO