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Consiglio comunale, Quarta: “Dal sindaco Lodispoto un continuo tentativo di distorsione della verità. Risponda sui temi posti”

MARGHERITA DI SAVOIA - «Nostro malgrado, ci troviamo a commentare ancora una volta la pessima gestione del consiglio comunale. Quello andato in scena il 27 ottobre scorso è stato un attacco continuo a consiglieri assenti e semplici cittadini.

Ci preme evidenziare che circa il 60% del tempo utile per il consiglio comunale è stato speso in invettive, improperi utilizzati per discutere post Facebook di cittadini, offendere i fautori di iniziative e discussioni pubbliche. Assistiamo all’ennesimo comizio pagato dai cittadini, a vacue risposte sul futuro della più grossa azienda di produzione e lavorazione del sale del nostro territorio, nessun elemento di novità sul piano industriale.

Miserabile è stato il tentativo del sindaco Lodispoto di delegittimazione dei due lavoratori licenziati (per soppressione della posizione organizzativa) che hanno utilizzato uno strumento previsto dalla legge come quello della conciliazione.

In questi anni avevamo avuto modo di constatare lo spessore umano e l’assenza di empatia del sindaco evidenziando un continuo tentativo di distorsione della verità dei fatti e l’epilogo di ieri non ci sorprende.

Non ci soddisfa un racconto raffazzonato, una discussione senza documenti alla mano, men che meno ci intimoriscono le urla utilizzate per spegnere le minoranze dentro e fuori il consiglio.

Ci piacerebbe ricevere risposte puntuali sui temi posti, rassicurazioni ufficiali sul mantenimento dei livelli occupazionali, sugli investimenti futuri e sulla messa in sicurezza degli impianti di lavorazione del sale.

Al tentativo di delegittimazione del dissenso verso i riferimenti locali e regionali del Partito Democratico, risponderemo con gli strumenti della democrazia, con le interrogazioni nelle sedi opportune, con gli esposti presso le sedi competenti e con le iniziative pubbliche.

Se ne faccia una ragione chi prende benefici politici da questo partito, salvo poi mortificare la sua comunità insultandola e magari dirottando voti e consensi altrove.»

EMANUELE QUARTA (Segretario cittadino Partito Democratico)