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Quarta (Azione): “Porto peschereccio, la propaganda elettorale lodispotiana fa acqua da tutte le parti”

MARGHERITA DI SAVOIA - Ci eravamo disabituati alla propaganda lodispotiana a mezzo stampa. Dopo alcuni mesi di silenzio del suo ufficio comunicazione, nella giornata di ieri è tornato a produrre l’ennesima campagna di disinformazione.

Preme fare chiarezza sull’ultimo comunicato prodotto, dove si paventa attenzione per i pescatori (leggi, ndr), per un accordo seppur lodevole per la raccolta dei rifiuti in mare, che nulla aggiunge agli obblighi previsti per legge per i comuni, come dalla legge “Salva Mare”. Questa legge consente ai pescatori e alle diverse associazioni di settore di raccogliere e portare a riva i rifiuti in mare, laghi, fiumi e lagune e di conferirli in appositi spazi predisposti nei porti italiani dai comuni.

L’articolo dell’amministrazione punta il dito contro chi l’ha preceduta, cioè Margherita Migliore, additandola di scarsa attenzione nei confronti dei pescatori. Premetto che, per un attimo, avevo pensato a un’attività di autocritica (come è noto, questa amministrazione governa il paese in maniera oligarchica dal 2018).

Fatte salve le premesse, preme evidenziare che il porto peschereccio di Margherita di Savoia presenta molte criticità mai considerate dal sindaco Lodispoto e dalla sua amministrazione e che, nel tempo, ci hanno visto protagonisti anche di molte segnalazioni. Ad esempio, vi è l’esigenza di un dragaggio dell’area portuale, che mai come in questi periodi mette a rischio le imbarcazioni da pesca e l’incolumità dei natanti (ad oggi, nessuna risposta). C’è la necessità di sistemazione degli ormeggi, ormai vetusti, e di installare una catenaria per l’attracco dei natanti (richiesta inviata a mezzo PEC dal sottoscritto nel dicembre 2023). Inoltre, si dovrebbe mettere in sicurezza il camminatoio del ponticciolo portuale (le tavole in legno sono ammalorate) e affrontare le criticità dell’imboccatura del porto in entrata ed uscita.

In verità, avrebbe potuto esserci un motivo di confronto tra le parti produttive interessate alla gestione portuale (pescatori, diportisti e società armatrici della pesca) ed era quella della programmazione dei lavori di banchinamento per lo spostamento del molo peschereccio, decisione portata avanti dal 2019 e che mai ha coinvolto gli operatori, nonostante l’assenza di un piano regolatore portuale approvato e validato dalla Regione Puglia.

Ci sarebbero molte altre criticità da mettere in fila, ma ci riserviamo di dedicargli approfondimenti mirati, perché alla propaganda va contrapposta la verità, che è utile a garantire un futuro a un paese che chiede di essere tenuto insieme.

Vi terremo aggiornati.

VITTORIO EMANUELE QUARTA (Consigliere comunale di Azione Margherita di Savoia)