MARGHERITA DI SAVOIA - Da parte della attuale amministrazione locale e del Sindaco, continuiamo ad osservare, anzi a subire, la messa in scena di propagandistiche operette dalla evidente scarsa qualità i cui negativi effetti si riverberano immancabilmente sul destino della popolazione Salinara.
Non si vogliono qui evidenziare i seri e gravi problemi di cui si in precedenza si è già discusso e relativi: alla situazione di degrado in cui versa il lungomare, aggravato ora dal difficilissimo suo attraversamento per via della aumentata selvaggia occupazione del suolo pubblico, o della ancor più difficile possibilità di osservare e raggiungere la spiaggia e il mare. Non facciamo riferimento allo stato di degrado in cui versano le strutture sportive, così come allo stato di degrado in cui versa l’arredo urbano. Non vogliamo neanche parlare dello stato di degrado sociale in cui versa il Paese, non solo per una diffusa e sfacciata forma di delinquenza ma anche all’esito dell’ultima vicenda legata all’attentato malavitoso al locale Ufficio Postale (leggi, ndr), reali situazioni che porterebbero un amministratore mediamente diligente a rassegnare le dimissioni dalla gestione del Paese e mettere in condizioni la popolazione di ripristinare nel Suo interno ordine e compostezza.
Si vuole parlare, invece, dell’ultima operetta messa in scena dal Nostro Sindaco e dalla amministrazione, legata alla “inaugurazione dell’isola ecologica” di zona Torretta, con tanta di Fascia Tricolore e inconsapevoli ignari rappresentati del Clero. (Leggi)
Nella successiva intervista giornalistica rilasciata all’esito della pomposa manifestazione, è stato dichiarato che: in quell’isola ecologica per la prima volta, sono state impiantate delle pese o bilance destinate a misurare la quantità dei rifiuti differenziati pervenuti e che, a partire da quel momento, sarebbe stato trovato il valido riferimento per individuare la giusta percentuale della raccolta differenziata, elemento che, unitamente agli altri, ha rilevantemente contribuito a farCi perdere credibilità nei confronti dell’Organismo internazionale FEE che Ci ha sanzionati con la perdita della “Bandiera Blu”. (Leggi)
Quelle dichiarazioni hanno fatto rizzare le orecchie all’auditore, ciò non vuol dire che in precedenza fossero “abbassate”.
Infatti, se le bilance o pese per misurare la raccolta dei rifiuti differenziati sono o sarebbero state collocate presso quell’isola ecologica solo recentemente e, per questo, inaugurate poco meno di quindici giorni orsono, con quale metodo, criterio o sistema è stato ad oggi eseguito il controllo del conferimento dei rifiuti e, quindi, individuate le percentuali di raccolta?
Questo costituisce elemento unico ma di rilevante base da cui dedurre che i numeri per la raccolta differenziata fino ad oggi dettati sono di carattere fantasioso.
Di qui la ragione per cui la popolazione, che quella raccolta differenziata la esegue dal lontano anno 2013, non ha mai ricevuto i previsti benefici e, quindi, la diminuizione del pagamento della relativa tassa, che gran parte della stessa popolazione, nonostante notevoli sacrifici, fa anche gran fatica a versare.
Ma, da ulteriori altre obiettive osservazioni, si rileva come di sgradevole rilievo appare l’operetta messa in scienza pochi giorni orsono.
Si vorrebbe lasciar credere che le pese per determinare la quantità dei rifiuti differenziati raccolti fossero attive ma, in realtà, ancora oggi, non sono mai entrate in funzione.
La mancata entrata in funzione delle pese si deduce anche dal fatto che il Comune di Margherita di Savoia, ora come sempre, per la vigilanza del proprio interesse, finalizzato a far beneficiare alla popolazione il vantaggio del ciclo economico della raccolta differenziata, non ha indicato il Responsabile controllore delle quantità dei rifiuti conferiti e da pesare.
Questa nomina appare di fondamentale importanza perché si possano veramente controllare e determinare le giuste quantità di rifiuti conferiti in discarica e le relative percentuali della raccolta e, in definitiva, il beneficio in favore della popolazione in termini di ricavo dalla vendita del materiale riciclabile e, pertanto, la riduzione della relativa tassa.
Ma, la situazione di cui si è innanzi parlato non costituisce l’unica che su quel (dis)servizio appare realmente possibile sollevare.
In disparte il fatto che, sin dall’inizio della gestione, gli Operatori svolgono il servizio con attrezzatura precaria e scarsamente adeguata alle esigenze e che le pattumelle non sono state distribuite a tutta la popolazione, causa della notevole presenza di rifiuti per la strada, si rileva che i sacchettini biologici non vengono distribuiti agli utenti.
Ma, quello che maggiormente rileva è determinato dal fatto che, nell’ultimo anno solare o poco più, sono stati collocati a riposo ben cinque Operatori senza che siano mai stati rimpiazzati in pianta organica.
Pare che un sesto Operatore dovrebbe essere collocato in pensione tra poco più di due mesi.
Questa situazione è inaudita e gravissima, ovvero: la popolazione, si è detto, con profondo sforzo finanziario, versa la tassa per la raccolta dei rifiuti in maniera immutata rispetto all’appalto di conferimento; l’azienda, seppure adottando con un numero di Operatori inferiori a quello pattuito, senza corrispondente riduzione alcuna, si riceve dal Comune e, quindi, attraverso il pagamento delle nostre tasse, il corrispettivo per lo svolgimento del servizio conferitogli riportato in contratto.
Gli Operatori che hanno raggiunto l’età pensionabile non sono stati ancora oggi rimpiazzati e, pertanto, la pianta organica è carente di quel numero di addetti al lavoro; così facendo, gli Operatori rimanenti vengono aggravati anche dello svolgimento di quel servizio che i Cittadini pagano ma che non si ricevono.
Per la tutela della dignità della popolazione, la drammatica situazione necessita di una seria discussione ma attraverso la costituzione di un nuovo e diverso Consiglio comunale.
Mentre la popolazione soffre e i giovani lasciano il Paese, vi auguriamo Buona propaganda per la strumentale inaugurazione dell’anfiteatro!
Avv. COSIMO DAMIANO CRISTIANO