Cusmai e Ronzino: «L’organizzazione turistica continua ad essere lasciata al caso. Serve un “piano di destinazione” con il quale creare prodotti efficaci»

MARGHERITA DI SAVOIA - L’etica della politica non prevede buoni e cattivi, ma vincitori e vinti; così, all’indomani del voto del 2018, abbiamo ritenuto che i vincitori avrebbero dovuto amministrare, consapevoli noi, della loro necessità di un periodo di rodaggio amministrativo. Il periodo pandemico ha fatto trascorrere altri due anni durante i quali, per forte senso di responsabilità abbiamo preferito restare in silenzio alimentando, nostro malgrado, infondati retro-pensieri che questo coscienzioso e silenzioso rispetto verso la nostra comunità, generasse in qualcuno, sospetti ed incomprensioni. 

L’avviso pubblicato sui social lo scorso 18 marzo (leggi, ndr) in cui si convocano associazioni e commercianti al “fine di concretizzare un ricco cartellone di manifestazioni”, ci libera però da questo senso di responsabilità. Sicuramente è necessario che tutti i soggetti che costituiscono la società, partecipino attivamente alla vita politica donando il loro contributo di idee, di competenze e di servizio, al fine di promuovere il bene comune, sì, che la partecipazione non si esaurisca nella semplice espressione di voto, ma destina ai vincitori, di amministrare e di programmare, altrimenti, perché l’elettore dovrebbe scegliere una compagine piuttosto che un’altra?

Un Comune come il nostro, ha un ruolo fondamentale nella pianificazione e nella programmazione dell’attività turistica; tuttavia, l’organizzazione turistica continua ad essere lasciata al caso o ad essere considerata marginale. Il turismo, da non confondersi con le semplici manifestazioni mordi e fuggi, dovrebbe essere il settore importante e strategico della nostra economia. Vorremmo vedere, essendo ormai ad un anno dalla scadenza di questo mandato dell’amministrazione Lodispoto, un vero piano turistico o meglio un piano di destinazione con il quale creare dei prodotti turistici efficaci e desiderabili. 

Il Comune, senza nascondersi dietro la solita lamentela della mancanza di fondi, ha un ruolo fondamentale e avrebbe già dovuto cominciare a creare quei legami extraterritoriali, affidandosi ad esperti destination manager, professionisti, in grado di fornire strumenti necessari alla riuscita di un progetto turistico pluriennale. Progetto turistico pluriennale queste le tre parole leitmotiv che avrebbero dovuto guidare la pianificazione dell’amministrazione! Purtroppo, nonostante l’avvicendamento delle amministrazioni, a prescindere dalle colorazioni, continuiamo a leggere di eventi stagionali, ancor peggio estivi, che non possono essere considerati eventi turistici ma, purtroppo semplici eventi spot che non sono elementi di un’offerta turistica territoriale ma il passatempo per una serata! 

In appena otto righe di comunicato, sono emerse lacune importanti, proprie di tutte quelle amministrazioni che non hanno alcuna visione del futuro da proporre alla propria comunità.

Sono assenti i termini e di conseguenza, le stesse idee di: pianificazione, destagionalizzazione, turismo.

A stigmatizzare il tutto il termine della consegna delle proposte: il 19 aprile, cioè dopo Pasqua, e l’individuazione di una stagione che comincia il 15 maggio per concludersi il 15 settembre. E gli altri 9 mesi dell’anno?

I capigruppo ANTONELLA CUSMAI e CARLO RONZINO

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