TRINITAPOLI - Il Maggio dei Libri sta per chiudere i battenti a Trinitapoli dopo un mese intenso di incontri organizzati dalle Associazioni Culturali, dalla Biblioteca Civica e dalle scuole che hanno firmato il Patto della Lettura con il Comune.
Soddisfacente è il bilancio delle numerosissime iniziative programmate che hanno registrato la partecipazione attiva soprattutto degli studenti ed hanno sottolineato ancora una volta l’esigenza di moltiplicare le ore di apertura della biblioteca che rimane chiusa al mattino e nei mesi estivi.
Il Centro di Lettura Globeglotter ha approfondito uno dei filoni tematici suggeriti quest’anno dal Centro nazionale per il libro e cioè: la lettura come libertà, in occasione del settantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana. A tale scopo è stato installato dalla Globeglotter in Biblioteca “l’albero dell’articolo 3”, con tante mele pendenti, simbolo della conoscenza, per rendere visibile, soprattutto ai ragazzi, la necessità di far crescere giorno per giorno, attraverso lo studio e l’impegno sociale e culturale, i princìpi di libertà che sono alla base della democrazia.
La nostra Carta Costituzionale ha inteso realizzare nel modo più ampio il principio di uguaglianza, sia formale che sostanziale, secondo cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza differenza di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali.
Il concetto di uguaglianza è stato l’argomento trattato, lo scorso 4 maggio, nella conferenza che aveva come titolo una domanda: Perché aumentano le disuguaglianze? La risposta è stata fornita da Benyamin Somay, Cinzia Petrignano e Arcangelo Sannicandro, persone impegnate in vari ambiti che, per differente luogo di nascita, lingua e religione e per il loro impegno sociale e politico si imbattono quotidianamente in casi di discriminazione che rendono difficile l’applicazione dell’articolo 3.
Benyamin Somay, curdo di religione musulmana, è scappato dal Kurdistan per motivi politici ed è arrivato sulle coste della Puglia con un gommone. Sopravvissuto ad un viaggio molto pericoloso, fortunatamente è stato accolto da un centro di accoglienza del Salento che lo ha aiutato a trovare un lavoro come fornaio e a sistemarsi a Verona. Per far conoscere la drammatica storia del suo popolo ed aiutare i suoi connazionali a sopportare pregiudizi e prevaricazioni ha scritto “Il vento ha scritto la mia storia”, un libro pubblicato dalla casa editrice pugliese La Meridiana che ha presentato qualche mese fa nel Liceo Staffa di Trinitapoli.
Cinzia Petrignano è una giovane praticante avvocato che si dedica da tempo ad aiutare donne e bambini extracomunitari che arrivano nei centri di accoglienza di San Ferdinando.
L’avvocato, onorevole, Arcangelo Sannicandro ha dedicato, invece, nella scorsa legislatura, molte delle sue battaglie in Parlamento e nella Commissione Giustizia alla difesa della nostra Carta Costituzionale che ha corso il rischio di essere cambiata.
I tre oratori, pur partendo da diversi punti di vista, sono stati concordi nel sostenere che la Costituzione italiana più che cambiata andrebbe applicata alla lettera per rimuovere tutti gli ostacoli che rendono ancora disuguali i cittadini davanti alla legge. La Costituzione, a distanza di 70 anni, è ancora “sana e robusta”, così come è stato sostenuto dal giudice Egiziano Di Leo durante un altro interessante incontro organizzato dal Liceo Staffa in questo straordinario Maggio dei Libri trinitapolese.
ANTONIETTA D’INTRONO