MARGHERITA DI SAVOIA - Il noto geologo Mario Tozzi ha recentemente proposto una innovativa ed ambiziosa idea per il futuro delle nostre spiagge. In un manifesto pubblicato, Tozzi ha delineato le linee guida per un “Paese ideale” in cui le coste sono viste come un patrimonio nazionale, al di là di interessi privati o corporativi.
Secondo Tozzi, le spiagge e le coste devono essere considerate un bene dello Stato, quindi un patrimonio di tutti i cittadini. Ciò significa che non dovrebbero mai essere privatizzate. Più specificamente, propone che almeno il 60% delle spiagge italiane rimanga completamente libero e accessibile al pubblico.
Nel suo modello, il restante 40% delle spiagge potrebbe essere gestito sia dallo Stato che dai Comuni. Queste aree potrebbero offrire servizi a prezzi calmierati, o addirittura gratuiti, seguendo l’esempio di Paesi come Grecia, Spagna e Francia. E mentre una porzione di questo 40% potrebbe essere concessa a privati, Tozzi sottolinea l’importanza che queste aree restino accessibili al pubblico, e che i cittadini possano godere del mare senza restrizioni, come il divieto di portare cibo o bevande.
Una delle proposte più rivoluzionarie del manifesto riguarda le strutture sulle spiagge. Tozzi è categorico: nessuna struttura permanente dovrebbe mai essere costruita sul demanio costiero. Ciò significa che tutte le cabine, chioschi e ristoranti dovrebbero essere rimovibili. Qualsiasi struttura permanente esistente che viola questa regola dovrebbe essere demolita, a spese di chi l’ha costruita. Inoltre, Tozzi propone che da novembre a marzo, tutte le strutture temporanee dovrebbero essere rimosse, permettendo alle spiagge di ritornare al loro stato naturale.
Con queste misure, Tozzi spera di sottrarre le preziose coste italiane dalla speculazione edilizia ed economica. Secondo lui, proteggere le spiagge non è solo una questione di conservazione ambientale, ma anche un modo per aumentare il loro valore culturale, paesaggistico e turistico.
In un contesto dominato dai dibattiti sulla tutela ambientale e la conservazione, la prospettiva proposta da Tozzi emerge come un soffio di novità, proponendo una risposta ai problemi che assillano le coste italiane da generazioni. Sarà il futuro a svelarci se le proposte del suo manifesto troveranno eco nella realtà e determineranno un reale e persistente mutamento nella cura e nella valorizzazione del nostro inestimabile patrimonio costiero.
Redazione CorriereOfanto.it