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Senza orizzonti: il rischio di governare San Ferdinando di Puglia senza visione e senza un progetto per la città

SAN FERDINANDO DI PUGLIA - La situazione politico-amministrativa di San Ferdinando di Puglia ha subito una improvvisa ma non inaspettata accelerazione dopo le dimissioni di Andrea Patruno dalla carica elettiva di Presidente del Consiglio comunale.

La denuncia di assenza di partecipazione e di coinvolgimento democratico dei cittadini alle scelte fondamentali dell’Amministrazione comunale ha trovato una ruvida risposta da parte della Sindaca Arianna Camporeale che ha rigettato le accuse, anzi le ha rovesciate affermando che si vuole mettere sotto tutela l’azione amministrativa, ignorando il contenuto politico delle affermazioni di Patruno e, nella sostanza, dandogli il benservito.

È abbastanza diffusa l’impressione che questa reazione impetuosa e poco meditata non sia un atto di forza, ma una replica di debolezza che espone la compagine amministrativa a grandi difficoltà. E questo per due motivi.

1. È imprudente sottovalutare e liquidare le argomentazioni di Andrea Patruno - mancanza di condivisione delle scelte amministrative, soprattutto nell’ambito della maggioranza consiliare - come il tentativo di limitare le prerogative istituzionali della Sindaca e della Giunta municipale. È illusorio pensare che i gravosi e complessi problemi che riguardano San Ferdinando di Puglia, dalla raccolta dei rifiuti alla sicurezza della città, dalla diffusione della droga fra i giovani alla destinazione delle risorse di bilancio, dalla gestione delle strutture pubbliche (piscina comunale in primis) alle politiche sociali, possano essere affrontati chiudendosi nel Palazzo, sia pure con encomiabile impegno personale, senza chiamare i cittadini alle responsabilità civiche, attraverso un’azione “pedagogica”, ingrediente salutare di qualsiasi buona politica. Ma questo lo si fa estendendo la partecipazione, attraverso organismi formali ed istituzionali (consulte, conferenze di servizio, gestione allargata di strutture pubbliche) e non restringendo e limitando l’informazione ad una gestione burocratica. Fra l’altro quello della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini era un punto fondamentale del programma di “Città Futura”.

2. Le recente storia amministrativa di San Ferdinando di Puglia dimostra, mi pare, che i pericoli maggiori alla stabilità del governo cittadino non siano derivati da fantomatiche “cabine di regia” o ad improbabili “circoli di saggi” (vecchi retaggi politici, come li definisce la Sindaca), quando piuttosto dalla predisposizione dei capi delle Amministrazioni di rapportarsi, in un legame esclusivo, con i cittadini e con il popolo, facilitati in questo dalla elezione diretta del Sindaco e dalla diffusione dei social. Ne è prova la stessa vicenda amministrativa di Arianna Camporeale che da Vice-Sindaco si è dovuta liberare prima del Sindaco Lamacchia, poi del Sindaco Puttilli, che interpretavano forse con eccessivo zelo la loro leadership. È difficile quindi pensare che ad una persona determinata e caparbia come lei qualcuno o alcuni possano imporre qualcosa, a meno che non siano le condizioni oggettivamente determinate a condizionare le scelte. E chiunque abbia fatto il Sindaco sa bene quali responsabilità comportano le scelte in qualche modo obbligate da situazioni oggettive. Piuttosto è da considerare che quando c’erano i partiti erano queste organizzazioni democratiche e popolari ad “aiutare” gli amministratori di turno a gestire i gravosi e complessi problemi della città. Ora che i partiti non ci sono più, il rischio è che i luoghi dove si elaborano le scelte e si assumono le decisioni siano i più vari ed anche i meno legittimati. In altre parole il problema non è essere “eterodiretti”, ma non avere una visione ed un progetto della città che si governa, cosa che può avvenire solo con un confronto, il più largo possibile, con la comunità in cui si vive e con le sue rappresentanze sociali.

Spero che la Sindaca Arianna Camporeale reagisca in maniera meno istintiva quando si troverà ad affrontare i prossimi gravosi impegni amministrativi. Per il bene di San Ferdinando di Puglia, naturalmente.

CARMINE GISSI