Hub modulare di piazza Libertà: in attesa di sviluppi, si spera nella “cacciata dei mercanti dal Tempio” e in una nuova amministrazione locale

MARGHERITA DI SAVOIA - «Sul finire del mese di giugno scorso, con la pubblicazione di una lettera attraverso Codesta testata giornalistica, si è discusso della questione scaturita per la realizzazione di una struttura, comunque definibile, realizzata su piazza Liberta, conosciuta anche come piazza Terme, a Margherita di Savoia, in piena ed evidente violazione dello Statuto comunale disciplinante la occupazione dello spazio pubblico, perché tale situazione ha suscitato ampio sgomento e non solo tra la popolazione Salinara.

Della questione non si vuole qui ripetere lo svolgimento della precedente e documentata fase deducibile, peraltro, attraverso la lettura del già pubblicato scritto. (Leggi)

E, poiché essa non è stata limitata alla sola pubblicazione della contestazione di cui si è innanzi parlato, ma si è successivamente evoluta, e, come nella prima pubblicazione è stato già sottolineato, apparendo sempre più necessario tutelare la dignità dei Salinari, non condividendo o tollerando il silenzio, perchè “viltà”, dello sviluppo successivo della vicenda si ritiene ora voler informare la opinione pubblica.

Come di seguito si potrà osservare, sulla evoluzione dei fatti è intervenuto uno scambio epistolare con l’Ufficio Tecnico, la Polizia Locale e il Sindaco del Comune di Margherita di Savoia, corrispondenza della quale l’Ecc.mo sig. Prefetto della provincia BAT è stato portato contestualmente a doverosa conoscenza, per la valutazione dei fatti e per l’eventuale adozione di proprie iniziative o per l’esercizio delle prerogative riservati all’ufficio dalla legge.

Pertanto, si procede, ad esporre cronologicamente la evoluzione dei fatti:

In data 2 luglio 2024, con lettera inviata a mezzo di PEC agli indirizzi in essa indicati, all’esito della precedente lettera del 25 giugno 2024, con la quale alle Autorità in indirizzo è stata chiesta di conoscere o di verificare la sussistenza dei presupposti della sua regolarità (vedi allegato), è stato fatto rilevare il silenzio inspiegabilmente tenuto dai rappresentanti gli Uffici comunali interpellati ma, soprattutto, è stato sollecitato il Comando della Polizia Locale perché procedesse a verificare non solo lo stato dei luoghi ma anche la regolarità degli atti e documenti legati alla vicenda (Allegato n. 1).

All’esito del sollecito innanzi detto, in data 4 luglio 2024, a firma del Responsabile dell’Ufficio Tecnico locale e del Sindaco di Margherita di Savoia, è pervenuta una risposta che è subito apparsa manifestamente incompatibile con la vivente realtà del fatto (Allegato n. 2) che, immediatamente, con lettera inviata a mezzo di PEC, è stata in pari data contestata (Allegato n. 3).

Infatti, dalla lettera a firma del Funzionario dell’Ufficio Tecnico e del Sindaco di Margherita di Savoia traspare il tentativo di lasciar credere la sussistenza dei requisiti oggettivi della regolarità dell’operato degli Uffici amministrativi del Comune, omettendo però, surrettiziamente, di prendere in considerazione i divieti sanciti dal Regolamento comunale disciplinante la occupazione del suolo pubblico, circostanza ben dedotta, invece, in lettera di risposta (Allegato n. 3).

Verificato il suo silenzio sino a quel momento tenuto, dopo il sollecito inviato in data 9 luglio 2024 (Allegato n. 4), in data 10 luglio 2024, dall’Ufficio della Polizia Locale del Comune di Margherita di Savoia (Allegato n. 5) è pervenuta risposta con la quale si è fatto riferimento alla lettera a firma del Responsabile dell’Ufficio Tecnico e del Sindaco del Comune di Margherita di Savoia, oltre a un generico richiamo, perché non specificate, della sussistenza “di autorizzazioni” per la installazione della struttura.

Alla lettera pervenuta in data 10 luglio 2024 dal Comando di Polizia Locale e di cui innanzi si è parlato, in pari data è stata inviata immediata risposta (Allegato n. 5) con la quale è stato fatto rilevare il suo essere insoddisfacente ed è stato chiesto espressamente di indicare, se non produrre, le autorizzazioni eventualmente emesse per la realizzazione della struttura ed è stata altresì sottolineata la carenza della risposta intervenuta per la mancata analisi del contenuto della lettera precedentemente trasmessa al Responsabile dell’Ufficio Tecnico e al Sindaco del Comune di Margherita di Savoia (Allegato n. 4), di cui il Comando di Polizia Locale di Margherita di Savoia avrebbe dovuto conoscere (Allegato n. 7).

Ancora una volta, a seguito del ritardo nella risposta alla lettera del 10 luglio 2024, in data 19 luglio 2024, con lettera inviata a mezzo di PEC, il Comando della Polizia Locale di Margherita di Savoia è stato sollecitato ad onorare il richiesto adempimento; la stessa lettera contenente altresì la richiesta di inviare Ispettori presso il Comune di Margherita di Savoia, per la valutazione dei fatti e l’adozione di eventuali provvedimenti o iniziative, è stata trasmessa all’Ecc.mo sig. Prefetto della provincia di BAT (Allegato n. 8).

Solo all’esito dell’intervenuto sollecito a dare una risposta, in data 25 luglio 2024, il Comando della Polizia Locale di Margherita di Savoia ha ritenuto dedurre sulle precedenti richieste inviando lettera a mezzo di PEC con la quale non ha fatto altro che inopportunamente sostenere inadeguate e infondate tesi (Allegato n. 9).

Per questa ragione, immediatamente, con lettera in risposta inviata al Comando di Polizia Locale di Margherita di Savoia in pari data (Allegato n. 10), è stato fatto rilevare che la risposta ricevuta appariva insoddisfacente perché priva di allegazione o indicazione delle richieste avanzate con la lettera del 10 luglio 2024, ma contenente un richiamo ad atti e documenti preliminari all’indimostrato successivo rilascio delle necessarie autorizzazioni.

Nella stessa lettera, è stato rinnovato l’invito all’Ecc.mo sig. Prefetto di inviare Ispettori presso il Comune di Margherita di Savoia, per la valutazione dei fatti e l’adozione delle prerogative che la Legge riserva all’Ufficio.

Appare importante ricordare che la discussa struttura realizzata in piazza Libertà, conosciuta anche come piazza Terme, a Margherita di Savoia, appartiene a un operatore economico non salinaro che ha contribuito ad elargire la non modica somma di € 30.500,00, oneri fiscali inclusi, per la “sponsorizzazione e la realizzazione di manifestazioni ed iniziative da inserire nella programmazione dell’amministrazione comunale per il periodo annualità 2024”.

L’elemento sui cui sono subito sorti i dubbi sulla vicenda è determinato dal fatto che il “contratto di sponsorizzazione” sottoscritto dal Comune di Margherita di Savoia e l’operatore economico non prevede la realizzazione di una struttura per l’esercizio di attività economica. Se così fosse, ci troveremmo difronte a un dissimulato contratto di sponsorizzazione in favore di quello commerciale, non consentito perché non contenuto, anzi non contenibile nel contratto di sponsorizzazione poichè intaccherebbe la sua natura.

Di ulteriore rilievo appare anche il fatto che, alla data odierna, sul sito Istituzionale del Comune di Margherita di Savoia e in tutte le locandine in cui compare il Simbolo del Nostro Paese, invece, non ancora compare, così come non è mai comparso il simbolo dello sponsee, come previsto dal sottoscritto “contratto di sponsorizzazione”.

Della vicenda, ognuno di Noi potrebbe fare autonoma e libera valutazione, senza mai azzardare giudizi o accertamenti, questi riservati unicamente alle rispettive competenti e preposte Autorità.

Tuttavia, questa verificata ennesima situazione legittima i Cittadini ad esprimere seri e fondati dubbi sulle modalità della gestione degli interessi pubblici e della vita del Paese.

Infatti, ancora oggi, nonostante le formulate richieste, non solo non è dato conoscere la esistenza delle autorizzazioni comunali per la realizzazione della struttura comunque irregolarmente realizzata in piazza Libertà a Margherita di Savoia ma non è dato conoscere le ragioni per cui quella struttura sia stata lasciata prepotentemente realizzare, consentendo altresì la sua permanenza attraverso il “beneficio” della mancanza di controlli da parte delle sollecitate competenti Autorità locali, ma non è neanche dato conoscere ufficialmente la destinazione finale delle somme versate dall’operatore economico a seguito della sottoscrizione del contratto di sponsorizzazione.

Di una cosa tuttavia si potrebbe essere certi: poiché versate, debbono comparire in bilancio comunale e, attraverso la sua analisi, in definitiva, e successivamente, si potrà ricavare il destinatario finale.

La intera vicenda si pone come ennesima dimostrazione di un tessuto sociale estremamente sfilacciato e indebolito dal continuo martellamento tenuto da una squallida politica adottata sul territorio da oltre un quarantennio, capace di incunearsi in ogni settore della vita locale, anche in Quella Spirituale, quest’ultima incapace di porre ad essa doveroso argine, al punto da rimanerne pertanto coinvolta nella responsabilità morale del dissesto del Paese.

Nella Nostra società, quindi, aleggia un cancro ormai diffusosi per metastasi anche nelle menti di giovani politici e per questo capace di controllare il destino di Noi tutti, rischiando di condizionare quello del Paese.

Certo, non possiamo pretendere la pubblicizzazione delle iniziative che l’Ufficio Prefettizio vorrà eventualmente adottare ma che “i mercanti vengano cacciati dal Tempio” e che Margherita di Savoia possa trovare in immediato futuro degna e seria amministrazione sono speranze vive che la popolazione Salinara sentitamente nutre.»

Avv. COSIMO DAMIANO CRISTIANO