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Braccia: “Ho imparato tanto dal sindaco Lodispoto. Assieme abbiamo raggiunto molti traguardi. Spero che i cittadini premino la meritocrazia”

MARGHERITA DI SAVOIA - «La mia ricandidatura è sinonimo di passione e di impegno profondo per la mia città». Sono le parole di Mario Braccia, candidato al Consiglio comunale nella lista n.2 MARGHERITA MIGLIORE, a sostegno di Bernardo Lodispoto sindaco.

Braccia, di professione odontotecnico, ha già occupato gli scranni della massima assise cittadina come consigliere e come assessore con deleghe in materia di Cultura, Pubblica Istruzione, Commercio, Attività produttive. «È stato tanto il lavoro svolto in cinque anni di amministrazione. Tanti - sottolineato Braccia - i traguardi raggiunti e le occasioni vissute che mi hanno concesso di accrescere il mio bagaglio di conoscenze. Per questo, reputo di poter ricoprire nuovamente gli incarichi a me già affidati». Il cammino che ha portato Braccia ad affiancarsi a Lodispoto è nato nel 2018. «A quelle elezioni - prosegue - avrei dovuto gareggiare come sindaco di Forza Italia. Peccato che il mio nome sia stato in auge solo per quattro giorni. Ho compreso che stavo trattando con persone non capaci di mantenere la parola data. L'attuale primo cittadino mi ha voluto incontrare e mi ha offerto la candidatura nella sua squadra. E io ho accettato». (Approfondimenti)

Questa campagna elettorale è giunta al termine. Domenica 14 e lunedì 15 maggio, i cittadini di Margherita di Savoia saranno chiamati alle urne per rinnovare la squadra di governo della città per i prossimi cinque anni. È tempo di bilanci. «Questo periodo l'ho vissuto con serenità. Traccio un bilancio positivo. La nostra lista ha scelto di puntare sui programmi, sulle cose fatte e da fare. Non sulle chiacchiere. Spero - riferisce Braccia - che i cittadini ci premino secondo un principio di meritocrazia. Purtroppo, la nostra cultura politica è basata sul voto dato al parente o all'amico, invece di guardare il reale valore di chi è in gioco. Allo stesso tempo, posso dire che tante sono le persone che mi hanno spinto a ricandidarmi per continuare. Quindi sono fiducioso».

A poche ore dal silenzio elettorale c'è ancora tempo per un ultimo appello. «Io mi ritengo un ragazzo di bottega. Cioè - spiega Braccia - un cittadino che ha scelto di mettersi al fianco del sindaco per imparare come funziona la macchina amministrativa. E posso confermare che si tratta di un processo estremamente complesso. Non mi sono mai messo in prima fila. Ho sempre scelto la linea della concretezza per risolvere i problemi, o quantomeno per cercare una soluzione. Tante volte abbiamo dovuto affrontare cose più grandi di noi». Conclude Braccia: «Saranno i cittadini a decidere se merito ulteriore fiducia. Rivedano il mio percorso e lo valutino attentamente. Se credono che io sia idoneo per continuare ad amministrare la macchina amministrativa, sarà un dovere morale da parte loro sostenermi».

Redazione CorriereOfanto.it