“Dal presidente Diella una ricostruzione artefatta. Silenzio sulla proposta di Amica9”: Giovanni Leone replica al presidente del Consiglio comunale

MARGHERITA DI SAVOIA - «Egregio Direttore, chiedo di poter esercitare il diritto di replica, garantito dai sani principi democratici, in risposta alle dichiarazioni rilasciate ieri sera dal Dott. Giuseppe Diella, presidente del Consiglio Comunale di Margherita di Savoia, attraverso una pubblicazione sul Corriere dell’Ofanto (leggi, ndr).

Riprendendo le parole attribuite a Voltaire e magnificamente sintetizzate da Evelyn Beatrice Hall: “Io non sono d’accordo con ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.

La mia colpa, se di colpa si può parlare, è stata quella di difendere una collega, una donna, una madre, una professionista in Consiglio Comunale da insulti indecorosi e, lasciamelo dire, dalla pessima conduzione dei lavori da parte del presidente Diella. Tutto ciò nasce dagli insulti che l’assessore Elena Muoio ha rivolto alla consigliera Grazia Galiotta. Avrei agito allo stesso modo se qualcuno dell’opposizione avesse insultato una donna della maggioranza, a dimostrazione che la galanteria non è solo un elegante doppiopetto da indossare, ma è qualcosa di innato in ognuno di noi.

Una galanteria che evidentemente manca al presidente Diella, avendo permesso che tali offese fossero pronunciate e aggiungendo ulteriori offese nei miei confronti. Da uomo, prima che da presidente del Consiglio Comunale, Diella dovrebbe riconoscere ciò, anziché manipolare a suo favore una ricostruzione artefatta delle circostanze. Tra queste, l’aver interpretato la mia uscita dall’aula consiliare come “un voler inveire ed urlare minacciosamente contro di lui”.

Agli insulti del presidente Diella ho risposto annunciando la mia intenzione, insieme ai consiglieri di opposizione, di non rimanere in silenzio di fronte all’ennesimo affronto al rispetto istituzionale e umano per coloro che, in modo disinteressato, sacrificano lavoro, affetti familiari e tempo libero per il bene della comunità. Questi individui desiderano contribuire attivamente alla risoluzione dei problemi cittadini. Ho dichiarato che era nostra intenzione informare la stampa di quanto accaduto.

Colgo l’occasione per esprimere la mia profonda solidarietà proprio alla stampa, condannando l’invito del presidente Diella a “verificare con più attenzione le notizie a cui dare particolare rilevanza”. La mia solidarietà va al Corriere dell’Ofanto e a tutte le testate locali che forniscono informazioni sul dibattito politico e i problemi cittadini con imparzialità e trasparenza.

È evidente che rendere note le attività del Consiglio Comunale disturba. La prova è la mancata risposta del presidente Diella al protocollo inviato il 31 luglio 2023 da parte dell’emittente televisiva Amica9 TV, che proponeva di riprendere in differita le sedute consiliari. (Leggi proposta)

Considerando che la normativa sta evolvendo verso una totale trasparenza della pubblica amministrazione (decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33), perché non trasmettere i Consigli Comunali in TV? Cosa si intende nascondere? Forse gli insulti che tanto si cerca di giustificare.»

Dott. GIOVANNI LEONE (Consigliere comunale, Capogruppo “Gruppo misto”)

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