TRINITAPOLI - Ho scritto il mio primo articolo nel 1970 su un periodico della Capitanata edito dal PCI e sin da allora i compagni giornalisti più anziani mi hanno insegnato a considerare le notizie come materia preziosa per “leggere” la realtà, studiarla, commentarla e trarne stimoli e suggerimenti per migliorarla.
Finalmente a Trinitapoli il silenzio viene interrotto da una notizia degna non solo di nota ma anche di riflessione: la politica torna a far dibattere il pubblico, dopo essere stata chiusa nei ristretti cenacoli delle sedi di partiti e di associazioni. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle organizzano insieme il 3 febbraio prossimo, alle ore 19, nell’Auditorium dell’Assunta, un incontro sul tema “Politica e Legalità” con Sandro Ruotolo. Il giornalista e componente nazionale della segreteria del PD sarà introdotto da Debora Ciliento, consigliera regionale del Partito Democratico, Vicepresidente della Commissione regionale Studio e Legalità, e da Grazia Di Bari, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, componente della Commissione regionale Studio e Legalità, con delega alla Cultura.
Sandro Ruotolo è uno dei massimi esponenti del giornalismo italiano. La sua carriera prende il via nel 1974, quando inizia a collaborare con il quotidiano “il manifesto”. Nel 1980 entra in RAI dove avvia una lunga attività in qualità di corrispondente ed inviato speciale, per il TG2 e per il GR1.
Nel 1991 è impegnato nell’organico della redazione del TG3, per poi lavorare a Mediaset con Michele Santoro dal 1996 al 1999, una collaborazione iniziata nel 1988, quando ha affiancato il collega nella realizzazione di diversi programmi televisivi, tra cui “Samarcanda”. Nel 2011 partecipa al programma di Santoro “Servizio Pubblico”. Nel corso della sua attività giornalistica, inoltre, Ruotolo si è imposto come baluardo della lotta contro le mafie. Dal 2015 vive sotto scorta in seguito alle minacce ricevute da Michele Zagaria, boss dei Casalesi.
Sandro Ruotolo ha anche partecipato attivamente alla vita politica del Paese. Nel 1980 è candidato consigliere regionale in Campania per il Partito di Unità Proletaria per il Comunismo. Ma l’affermazione nella scena politica italiana è arrivata solo negli ultimi anni, quando nel 2020 viene eletto senatore, sostenuto dal centrosinistra. Alle elezioni politiche del 2022 viene candidato alla Camera dei deputati, ma non viene rieletto.
Per la città di Trinitapoli questa manifestazione è un’assoluta novità, perché lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose ha cancellato per due anni incontri pubblici su argomenti di politica locale, regionale, nazionale e persino temi come guerra ed armamenti, ad eccezione di qualche parrocchia, non hanno animato alcun dibattito popolare.
La qualità della democrazia potrebbe sensibilmente migliorare con un più esteso e intenso coinvolgimento della cittadinanza nell’arena politica. Un’opinione pubblica più attiva e informata lascerebbe poco spazio all’azione dei gruppi di pressione, portatori di interessi particolari, limitandone l’influenza sulle decisioni della comunità. Ne risulterebbero altresì maggiori e più incisivi stimoli per una nuova classe politica che ha bisogno di elettori più maturi e in grado di decidere a ragion veduta e, per questo, meno influenzabili da eventuali pressioni o da suggestioni superficiali. Il popolo di Trinitapoli ha un’unica modalità per riconquistare la libertà di parola e per liberarsi dalla paura: discutere, confrontarsi e partecipare. Ne era convinto il grande Giorgio Gaber, che ha trasformato il ritornello di una sua canzone nel manifesto politico di una generazione:
“La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione.”
ANTONIETTA D’INTRONO